Variante alla via Francigena : San Pellegrino, un porto, un monte, una chiesa, che non esistono più, luoghi dimenticati, sepolti, dove sono finiti ? eppure avevano una grande importanza

Variante alla via Francigena    : per il Porto di San Pellegrino.  

Era il porto dei pellegrini che si recavano a Roma a vedere la tomba di San Pietro, San Pellegrino : i pellegrini che avevano visitato San Martino e visto il Volto santo, invece di prendere per Altopascio sulla via Romea,  da cui avrebbero puntato su un ponte sull'Arno nei pressi di Fucecchio, potevano prendere via Di Tiglio ed arrivare sino all'Hospitale di San Leonardo in Treponzio e riposare una notte. 

Il giorno dopo seguendo sempre via Di Tiglio, potevano girare a sinistra per Castel Durante e da lì raggiungere il Porto di San Pellegrino oppure prendere  via Del Pellegrino, la strada che ora si chiama via della Francese, passare Lecci e scendere giù a Centoni;  così arrivavano a San Pellegrino, il nucleo di case oggi detto Al Porto. 

Lì, oltre a due porti, uno ad est ed uno ad ovest del promontario chiamato all'epoca Monte o forse Poggio San Pellegrino, oggi  Monticello, dominato all'epoca dalla Chiesa di San Pellegrino, c'era anche la Dogana, perchè finiva la Repubblica di Lucca.  

Si imbarcavano e  scendevano verso sud,  giù per il lago fino alla sponda sinistra dell'Arno e poi a piedi verso San Miniato, San Gemignano, Siena e poi Roma. 

Titolo[Beni sulla strada lungo il monte ora Rio Nuovo nel comprensorio del lago di Sesto o Bientina]
Datazione1659
AutoriNatalini Giuseppe


- Magnifica rappresentazione del Monte e Chiesa di San Pellegrino, in basso uno dei due porti-
-VIETATA OGNI RIPRODUZIONE -


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 https://www502.regione.toscana.it/searcherlite/cartografia_storica_regionale_scheda_dettaglio.jsp?imgid=10103

Carte elaborate dal 1832 al 1839 dal Bianchi geom. Giovanni

FOGLIO 4° di San Ginese di Compito


- 1846 La Dogana -  VIETATA OGNI RIPRODUZIONE -



- catasto Borbonico -San Pellegrino e la Dogana - 1832-1839 - VIETATA OGNI RIPRODUZIONE -


TitoloFoglio IV
Datazione[1832-1839]
AutoriBianchi Giovanni
Scala grafica1:2000
Scala numericaassente
Altezza (mm)750
Larghezza (mm)610
Num.fogli/tavole460B
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta ruvida
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Lucca
FondoCatasto Nuovo
Descrizione fondoIl fondo comprende la documentazione relativa al catasto geometrico particellare pre-unitario del Ducato Borbonico di Lucca, eseguito fra il 1832 e il 1846 sulla base delle operazioni coordinate dal matematico Michele Bertini, e rimasto incompiuto. Fu poi verificato e aggiornato negli anni '60-'70 dello stesso secolo, e servì quindi come base per il primo catasto geometrico-particellare generale del territorio lucchese (conservato nel fondo 'Catasto Vecchio' e presente in Ca.sto.re). Il catasto borbonico, pur incompleto, costituisce comunque una fonte importante, in quanto descrive la situazione territoriale di alcuni decenni prima.
Il fondo 'Catasto Nuovo' è costituito da mappe cartacee e lucidi delle sezioni catastali (divise in fogli), da rappresentazioni (a scala più piccola) del perimetro delle sezioni e da registri cartacei con la descrizione delle particelle detti 'Giornali di Campagna'. Colpisce la tecnica con cui sono eseguite le mappe, ancora in parte legata ad un modo pittorico di rappresentare il territorio, pur mantenendo la precisione catastale che ha reso possibile il riutilizzo nel Catasto unitario. Risulta una buona standardizzazione degli elaborati, con orientamento a nord per tutte le mappe, scala di riduzione 1:2000 e per gli sviluppi 1:1000.
Serie-
Titolo unità archivisticaComunità di Capannori. Sezione di Compito (S. Ginese)
Numero unità archivisticaL 2
Descrizione unità archivisticaMappe degli appezzamenti della sezione di San Ginese di Compito nella comunità di Capannori. Si tratta di una raccolta contenente sei carte.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta4
AnnotazioniLa mappa rappresenta una porzione del territorio della Comunità di Capannori, sezione di San Ginese. Accompagnate da una ricca toponomastica, le entità geografiche sono rappresentate con simbologia comune a tutte le mappe della comunità: azzurro per l'idrografia (con disegno e spessore differenziati per importanza del corso d'acqua), ocra per la viabilità, rosso per tutti gli edifici, tranne quelli religiosi (in viola), giallo per i relativi annessi agricoli e verde per giardini, parchi, prati, boschetti. Le particelle catastali sono delimitate con tratto rosso e sono numerate; a volte compare una doppia numerazione in colore nero che si riferisce alle mappe verificate e aggiornate negli anni '60. Da notare la cura del dettaglio: è indicata la dogana di San Ginese, entrata delle merci dal lago verso il Compitese.

Redattore scheda
Francesco Pacini