Detti lucchesi

  • C’E’ BELLE ITO“: alzi la mano chi non hai mai sentito dire questa frase, che in un italiano comune si potrebbe tradurre con: “Non ci va per nessuna ragione”;
  • CASCARE LE BRACCIA“: con questa espressione si vuole comunemente manifestare una certa delusione riguarda a un fatto o a un comportamento, come ad esempio: “Ha fatto un discorso da far cascare le braccia”.
  • C’E’ MANCO UN PELO“: che si può convertire in “ci è mancato poco” e viene usato per lo più in occasione di eventi negativi evitati: “c’è manco un pelo che l’auto lo prendesse in pieno”;
  • CENCIO DICE MALE DI STRACCIO”: fotografa proprio tale situazione, qualcuno parla male di un’altra persona, quando farebbe meglio a pensare ai propri difetti, magari gli stessi di chi critica. “Cencio” e “straccio”, infatti, sono termini che indicano lo stesso oggetto: il panno utilizzato per pulire.
  • “OH CHE BOFONCHI?“: bofonchiare equivale a parlare sommessamente;
  • “SEI UN TORDELLO”: Espressione amichevole sinonima di addormentato, poco attivo;
  • “TARABARALLA”: quando non c’è differenza fra una cosa e l’altra;
  • A CARIBUCCI“: si riferisce normalmente a quando un genitore porta il figlio sulle spalle;
  • BEL MI TE“: quando ci si rivolge amichevolmente ad altra persona. È il sostitutivo di caro mio;
  • È MEGLIO AVER PAURA CHE TOCCANNE“: è sempre meglio essere prudenti che rischiare di andare incontro a qualcosa di spiacevole;
  • ESSERE PIENO COME UN LOPPORO“: pieno moralmente o materialmente. Ha mangiato tanto che è pieno come un lopporo.