La chiesa di San Ginese secondo Giuseppe Ghilarducci in " Pievi, Parrocchie, Monasteri, Oratori" - Ma quante sono le chiese a San Ginese di Compito???



 

Ammesso che la pergamena risalente all'anno 844 sia autentica e collegata effettivamente a San Ginese di Compito, il che è molto probabile ma non certo al 100% - in conseguenza della frequentissima ripetizione dei nomi dei luoghi che si riscontra nell'area ed in Italia in genere - il punto cruciale della storia della Chiesa dedicata a San Ginese a San Ginese di Compito è rappresentato dalla mancata certa localizzazione del luogo della chiesa dedicata a San Ginese, quella del manoscritto. 
Molte infatti sono le chiesine, che ho scoperto a san Ginese sulle mappe dell'A.S.Lu. ed una facendo un sopralluogo in via Dei Preti a Centoni. 
- Sec. XVII -
1. Scomparsa la chiesa di Villora, che da Pieve ospitava la fonte battesimale e che si trovava a est dell''abitato di Villora * (borgo ora chiamato"Villa").




- Chiesine perdute (Villora e San Pellegrino)  anno 1655 - 


2. Ho scoperto tra le carte dell'achivio di Stato di Lucca, pubblicate on line, che esisteva sul colle di Monte San Pellegrino  - che ora chiamano Monticello - al Porto, la Chiesa di San Pellegrino, per ora non più ritrovata e neanche più ricercata.

- Secolo XVII - 


- anno 1659 -



3. Sulla mappa catastale dell'epoca borbonica ( 1830 circa) ho  rinvenuto  una cappella a Lecci .
- mappa catastale Borbonica -

- Cappella in via Della Francese -


4. Vicino alla casa dei Sesti, in via Dei Preti , ho visto una piccola cappellina,  di proprietà della proprietaria della Casa dei Sesti.
- Mappa di casa Sesti -


- la Pievania di San Genesio - 

- La cappella di via Dei Preti -


In questa mappa ( sempre dell'A.S.Lucca)  sei-settecetesca ( lo si nota dal carattere rotondo del corsivo) si rileva la Pievania, cioè la canonica, nel luogo forse, forse  Monte San Pellegrino ( qui chiamato Monte San Ginese, denominazione mai rinvenuta sulle mappe dell'ASLu)  dove  si ergeva la Chiesa di San Pellegrino e la Casa del sig. Gerolamo Sesti, tuttora esistente, affiancata da una piccola Cappella. 
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 (*) "Villora"  significa "piccola villa", come "Colognora" significa "piccola Colonia", entrambi "vicus" evidentemente di servizio per le domus agricole della piana poi occupata dal Lago di Bientina.


 
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dal "DIARIO SACRO DELLE CHIESE DI LUCCA " di Mons. Giovan Domenico Mansi

25 AGOSTO

" S. Ginese martire"


che, rappresentando per derisione, come gentil commediante, il battesimo de' cristiani alla presenza di Diocleziano, spirato da Dio , e convertito alla s. fede, si battezzò ; per lo che, lacerato con unghie di ferro, ed abbrugiato con piombo liquefatto, divenuto glorioso spettacolo a tutto il paradiso, ne riportò l'eterno premio. Il suo corpo riposa in Roma.
Nella chiesa di Castel Durante, diocesi di Lucca, e dedicata prima a s.Alessandro, vi si venera il suo braccio; essendo tradizione antica in quel luogo, che fabbricandosi la detta chiesa di s. Alessandro, venuta alle mani del muratore una pietra di marmo per servirsene a comodo suo,non potè da principio spezzarla a colpi iterati di martello ; in fine però , aprendosi in mezzo, vi fu trovata in parte concava di essa questa reliquia, coperta con una grata di ferro, ed oggi anche questa pietra si vede: il che dette motivo che tal chiesa prendesse poi il titolo di s.Ginese. Una carta del tante volte citato archivio arcivescovile conferma mirabilmente questa tradizione, poichè ci fa conoscere che in quel luogo nel secolo IX esisteva una chiesa consacrata a questo Santo, che per le rivoluzioni succedute poi nel nostro paese, e forse per le molte incursioni nemiche specialmente dei Pisani rimasta distrutta, se n'era dai posteri perduta la memoria . 
Questa carta è seg. ++n.12.an.844, e con essa il prete Godiprando allivella una casa e beni in Villora ad un tal Ermiprando che abitava in quelle vicinanze presso la chiesa di S. Ginese. Laonde può intendersi adesso, come potesse quella insigne reliquia esser trovata nel terreno, ove costruivasi la chiesa di s.Alessandro.
Un'altra chiesa con monastero esisteva in Lucca avanti il mille dedicata a questo Santo. 
Vedi Carta del vesc.+ 35. *
anno 839, e 0.
26. sopra riportata, ed un'antichissima se ne trovava pure nella nostra diocesi in Vico Wallari a poca distanza dal moderno Saminiato, e che il D. Lami giudica anteriore alla dominazione
Longobardica ed anche Gotica. Monum.Eccl.Florent.tom. pag.239. E può ciò essere, perché il culto di questo Santo era comune ed esteso fino del secolo V , come raccogliesi dal calendario Cartaginese
pubblicato dal Mabillone . 

Tralascio qui di parlare della questione non per anche decisa, se il celebre concilio, o sinodo tenuto nel secolo XI da s.Anselmo, fosse stato da lui riunito nella chiesa di s.Ginese nel Vico Wallari presso Saminiato, o in s.Ginese di Mammoli, come opina il padre Poggi nel suo saggio di storia ecclesiastica
diLucca; osserverà soltanto che presso Lucca esisteva un'altra chiesa di s. Ginese in Castel Durante, e che quelle ragioni che ci possono indurre a cre dere tenuto il concilio anzidetto nel castello di Mammoli anzichè nel S.Ginese di Saminiato, sono ugualmente valevoli a farcelo supporre tenuto in S. Ginese di Castel Durante; molto più che questo secondo luogo era più comodo 
per i prelati che ritornavano dal concilio Romano,per dar loro un più facile alloggio, avendo quella chiesa ed il castello non poche abitazioni all'intorno . Il terreno , che circonda questa chiesa, ha tal virtù per i meriti del Santo , che gl'infermi di mal caduco, passeggiandovi sopra con animo pio e religioso, ne conseguono sollevamento nella loro infermità: così il Franciotti nella storia de Santi di Lucca pag.588