La Famiglia Duranti a Piacenza ( secolo XIV circa)

Tratto da Corona della Nobiltà D’Italia - 1639- Gio.Pietro Crescenzi Romani. 

 …pag.100 e seguenti..

 

Giulio Platoni  ritirò a Piacenza  dove sposò Aurelia dei Nobili Duranti, unica figlia del dovizioso Francesco nativo piacentino e originario della città di Brescia,  ove dei Duranti fiorirono il cardinale Durante de Duranti, vescovo della sua patria, e legato dell’Umbria,  Vincenzo vescovo di Tremoli  ed altri letterati.

Sono  quattro lustri e tre secoli che Riccardino Duranti, dottore famosissimo dell’una e dell’altra legge era in Piacenza generale vicario, giudice, e assessore del podestà.

 Seguirono di poi Giovanni Battista, e Lorenzo Duranti, nativi piacentini. Quegli maestro razionale dei duchi di Milano, questi dottore dei decreti ed arciprete del luogo di Pomaro; le di  cui decime furono concedute a Giovanni pur della stessa casa. Giovanni, suo nipote, figlio di Nicolò Duranti, nobile piacentino da battista degli Arcelli, signori della minuta ebbe Gio. Battista, e Francesco Duranti , entrambi nobili piacentini nel seggio degli Scotti.

Fu il primo genero di Giovanni Francesco de Nicelli  di Roncoviero, ed i  suoi posteri si congiunsero con la famiglia romana dei signori di Montebello e poscia con nobili Coppalati della Porta. L’altro ebbe due consorti, ambedue nobilissime, : Maddalena Scota e Luchina  di Borla . Aurelia figliola della prima ci lasciò Durante dei Duranti, che fu però chiamato al sacro Fonte Pacifico de Platoni a devozione del cardinale Duranti, che per l’appunto allora si ritrovò in Piacenza, alloggiato nella casa di Francesco Duranti, suo congiunto.

 Fu nominato Pacifico, perché a quei giorni tra le corone di Francia e Spagna si concluse la pace. Tutta volta vene da cittadini quasi sempre chiamato con il proprio nome di quell’eminentissimo cardinale. 

Mutò il cognome de’ Platoni ; adottato dall’avolo per figlio. Studiò nell’una e nell’altra legge. Ebbe gran fama di personaggio raro per lettere e maneggi. Sposò ancor giovinetto Claudia de nobili Barattieri, figliola di Luchina sua zia. Nacque da quella pregiatissima coppia Francesco de Duranti, illustrissimo germe della casa Platona, una dei più compiti gentiluomini di quella città.

Stefano Guazzi nella sua Ghirlanda fa onorato ricordo del valore di quegli . Aggiunse alla giurisprudenza lo studio della lingua toscana e delle muse. Le sue composizioni si leggono stampate nelle scelte dei più celebri lirici. Sposò una figlia del valoroso capitano Ventura Gazzi nobile piacentino, sorella del valoroso Paolo cortigiano del duca Ottavio e del dottore Gio. Stefano Gazzi  giudice di collegio, che fu nella Toscana auditore di ruota e governò un tempo a nome di S.A.S.  gli stati di Busseto e di Cortemaggiore. 

Fiorirono altresì in casa Gazza,( detta indifferentemente Gadia e de Gazio, in favella Latina)  Guglielmo dei conti di Bardo, dottore piacentino e potestà di Genova, Giovanni Cavagliero di Piacenza,  e colonnello di Antonio della Scala principe di Verona, Alberto fisico di collegio ed eccellente medico, Michele da Piacenza abate dell’ordine casinese, Antonino abate dell’ordine olivetano,  Girolamo maestro e gran teologo nell’ordine dei minori conventuali, e Don Luigi teologo dell’ordine dei  chierici regolari, nel quale vive  ancora il PD Honorato de Duranti Platoni , religioso chiarissimo e per bontà e per lettere.