Monsignor Giovan Domenico Mansi, che parla con riferimenti precisi ai documenti antichi conservati nell'archivio della Diocesi di Lucca, aiutato dal Barsocchini, il 1836 prende posizione sul Sinodo di San Ginese : si tenne a San Ginese di CASTEL DURANTE e ne illustra i motivi ( pag.208)

 








Commento del redattore :

Il Sinodo di san Ginese è annunciato da uno scritto in un latino chiaro, fornito dal Penitenziere - di cui non conosco ancora l'esatto riferimento nei cataloghi antichi  - dell'epoca che lo seguì perché coinvolto nella causa contro i Canonici di San Martino, che si erano ribellati al vescovo S.Anselmo ed erano rimasti indifferenti alle lettere del Papa Gregorio VII ed alla convocazione ad un precedente Concilio tenuto in Roma,  in cui sarebbero risultati contumaci e condannati. Sant'Anselmo quindi convinse il papa a covocare un concilio nella sua Diocesi per favorire una riconciliazione con i Canonici.

CONVENERUNT QUAM PLURES EPISCOPI APUD S.GENESIUM QUOD CASTUM AB CIVITATE NON MULTUM DISTAT


Altre due Chiese con castello contendono il privilegio di essere stati ospiti di un Sinodo, che all'epoca veniva chiamato "Concilium" e che risultava una pratica raccomandata per risolvere le liti e le contese: San Genesio Vico Vallari e San Genesio di Mammoli. Entrambi sono quasi sempre ricordate nelle carte dell'epoca con l'appellativo ricordato ( Vico Vallari e Mammoli ) proprio per distinguerle dal San Ginese della Pieve di Compito, mentre, come si vede, nello scritto latino sopra riportato non se ne fa parola. Qualche critico ha scritto che il Penitenziere era forestiero e quindi non distingueva i S. Genesium.

Il Mansi nel suo Diario se ne occupa mentre tratta di San Ginese Martire, celebrato nel calendario il 25 di agosto.